Note ai grafici.

Dai dati raccolti sia attraverso Eduscopio che in Scuola in Chiaro, il 65% degli allievi dell’ITE diplomati nell’a.s. 2019/2020 non si è immatricolato, il 7% si è immatricolato ma non ha passato il primo anno mentre il restante 28% è andato avanti. Rispetto ai benchmark del territorio gli studenti del Nitti restano nella media degli I.T.E. del territorio.
Le aree disciplinari maggiormente scelte sono state quelle Economico–Statistica per il 51,2%, seguono, ma con molta distanza, quelle Giuridico–Politica per il 13,4%, Umanistica per il 13,4%, le altre facoltà sono state scelte da pochi alunni.
Gli atenei preferiti sono stati Unina con il 72% e Parthenope il 18,3%.
Tra gli alunni del Nitti i ragazzi che continuano a studiare risultano in numero maggiore confrontato con quello dello stesso indirizzo in tutta la provincia, maggiore è anche il numero dei giovani che lavorano e studiano, risultano invece in numero minore i disoccupati; resta nella media provinciale il numero degli occupati, i quali devono aspettare circa un anno per ottenere il primo contrato significativo di lavoro. Dopo 2 anni il contratto risulta ancora temporaneo per il 58,3% dei casi e solo per il 31,3% si è trasformato in contratto a tempo indeterminato.
Da sottolineare comunque che il lavoro trovato per il 59,3% non è coerente con il titolo di studio conseguito.