Note ai grafici.

Dai dati raccolti sia attraverso Eduscopio che in Scuola in Chiaro, il 58 % degli allievi dell’ITE diplomati nell’a.s. 2017/2018 non si è immatricolato, l’8% si è immatricolato ma non ha passato il primo anno mentre il restante 38% è andato avanti. Rispetto ai benchmark del territorio gli studenti del Nitti restano nella media degli I.T.E. del territorio.
Le aree disciplinari maggiormente scelte sono state quelle Economico–Statistica per il 52,9%, seguono, ma con molta distanza, quelle Giuridico–Politica per il 20,6%, Umanistica per il 12,7%, le altre facoltà sono state scelte da pochi alunni.
Gli atenei preferiti sono stati Unina 60,8% e Parthenope il 22,5%.
Tra gli alunni del Nitti i ragazzi che continuano a studiare risultano in numero maggiore confrontato con quello dello stesso indirizzo in tutta la provincia, maggiore è anche il numero dei giovani che lavorano e studiano, risultano invece in numero minore i disoccupati; resta nella media provinciale il numero degli occupati, i quali devono aspettare circa un anno per ottenere il primo contrato significativo di lavoro. Dopo 2 anni il contratto risulta ancora temporaneo per il 54% dei casi e solo per il 40% si è trasformato in contratto a tempo indeterminato. Da sottolineare comunque che il lavoro trovato per il 53% non è coerente con il titolo di studio conseguito.